venerdì 17 luglio 2009

Un altro Valiant


E, finalmente, posso sfogliare questa nuova edizione del PRINCE VALIANT di Hal Foster della Fantagraphics, appena preso stamani in fumetteria.
Ero molto curioso, dato che di questo personaggio esistono molte e diverse edizioni (una persino della stessa Fantagraphics).

Questo volume ($ 29.99) è un grosso cartonato con dorso in tela (cm26,5x36) di 120 pagine, stampato su bella carta opaca, che presenta le prime 98 tavole della serie, una prefazione di Brian M. Kane (lo stesso autore del libro biografico “Hal Foster, prince of illustrators”) e una vecchia intervista all’artista, redatta da Fred Schreiber nel ’69 e già stampata su “Nemo”, la storica rivista di Rick Marshall.

Ovviamente, abbiamo una tavola a pagina, comprensiva di frontespizio e i colori sono quelli originali (la precedente edizione della Fanta era ricolorata).

La prima cosa che mi è venuta in mente sfogliando il volume è stato il TARZAN della NBM: stessa dimensione e stessa impostazione, ma con, in più, il vantaggio di essere ricorsi non a scansioni di vecchie tearsheets, ma delle prove di stampa conservate all’Universita di Syracuse.
Dato che le proofs sono stampate su carta superiore a quella dei quotidiani, questo dovrebbe aver aiutato il restauratore (Paul Baresh) ad ottenere un risultato superiore.
Delle 98 tavole, comunque, non tutte vengono dalla Syracuse University: le prime 10 provengono dalla vecchia (e larghissima) ristampa di Rick Norwood (Prince Valiant – An American Epic) e 7 dalla ristampa tedesca della Bocola Verlag.

In generale, chi ha apprezzato il TARZAN della NBM apprezzerà anche questa nuova edizione del PV.
Chi, invece, tenesse di più a vedere una perfetta riproduzione del tratto di Foster (il disegnatore dilettante in me resta sempre un po’ deluso quando vede il tratto nero sbiadito) è meglio che vada ad abbeverarsi ad altra fonte (magari la recente ristampa iberica in bianco e nero di Manuel Caldas, dove il tratto restaurato è superlativo).

Unica nota un po’ stonata è la copertina dai toni troppo cupi (e, poi, perchè la Fanta non fa mai sovracopertine?)

E in Italia?
La ristampa di Camillo Conti (ricolorata, avendo gli stessi impianti della vecchia ristampa Fantagraphics) è ormai un pezzo di storia (ritrovare i primi numeri è difficile, se non impossibile).
Magari la Planeta (o qualche altro volenteroso editore) potrebbe fare un’economica edizione italiana di questa collana ad uso ed erudizione dei giovani appassionati...

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