giovedì 3 giugno 2010

Separati alla nascita (ovvero una risposta anticipata al quiz)

Dato che Donald ieri ha centrato il bersaglio (come aspettarsi di meno da qualcuno aduso a costruire indagini poliziesche?), non attendo martedì e posto subito la risposta al quiz del 1° giugno.

Come è già stato chiarito, il quiz era stato concepito per indurre a pensare che l’eroe misterioso fosse POPEYE. Invece, sorprendentemente (un po’ anche per me), tutte le definizioni corrispondono benissimo anche a PATORUZÚ, il cacique tehuelche creato da Dante Raul Quinterno (1909-2003): due eroi con la stessa iniziale e non solo...

Se Popeye appare per la prima volta il 10 settembre 1928 come personaggio secondario della striscia THIMBLE THEATRE (americana perché degli Stati Uniti), Patoruzú fa la sua prima apparizione il 21 ottobre 1928 (quindi solo una quarantina di giorni dopo) come personaggio secondario della striscia LAS AVENTURAS DE DON GIL CONTENTO (americana perché argentina). Ed entrambi diventano in seguito personaggi principali delle loro serie.

Entrambi i personaggi sono “bruttarelli”, ma generosi ed entrambi sono fortissimi (solitamente, risolvono tutto a suon di cazzotti).
Aggiungerei che per entrambi la forza deriva dalla dieta: Popeye si è sempre nutrito di spinaci, mentre Patoruzú da bambino è stato nutrito con la zuppa delle ossa di un gigantesco animale estinto.

Entrambi sono assai popolari (Patoruzú, perlomeno, è famosissimo in Argentina, anche se temo non sia mai stato tradotto in Italia), sono al centro di un nutrito merchandising e protagonisti di film animati (se quelli di Popeye sono tanti e notissimi anche da noi, Patoruzú è stato il protagonista, nel 1942, del primo film animato argentino a colori: http://www.youtube.com/watch?v=-tMlMKdh1tc).

Circa il coprotagonista scroccone, per Popeye si tratta di J. Wellington Wimpy (il nostro Poldo), che penso non necessiti di alcuna presentazione.
Per Patoruzú si tratta di Isidoro Cañones, il suo padrino, un giovane porteño (ovvero un abitante di Buenos Aires), sofisticato, sbruffone, playboy, giocatore. Fondamentalmente non cattivo, Isidoro non sa resistere alle tentazioni e, soprattutto, cerca di vivere alle spalle del ricco zio, il colonnello Urbano Cañones, o del suo stesso “protetto” Patoruzú (capotribù indio e possessore di un favoloso tesoro).

Ecco una striscia (R1384 del 1940) in cui vediamo Isidoro, Patoruzú e Upa (il fratellino di Patoruzú):
La storia è, casualmente, la stessa del cartoon del 1942 di cui ho postato sopra il link.

Circa le ristampe di Patoruzú, credo che, in patria, la sua rivista (che negli anni d’oro vendeva 300.000 copie) esca ancora, ma è dagli Anni ’80 che non vengono prodotte nuove storie (si procede solo con ristampe).

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